Il BANG : Superfici Biomimetiche
Processo interdisciplinare creativo tra la biologia e la tecnologia in architettura
Sin dalla preistoria , gli esseri umani, osservando il mondo naturale, hanno probabilmente trovato molte risposte a problemi semplici e complessi.
E in Architettura ?
Pensando di realizzare il progetto di architettura, attraverso il processo metodologico che seguiamo nel laboratorio, si parte dall’inquadramento passando per le tessiture e le giaciture. Attraversandole, si arriva alla scacchiera che solidifica quelle linee, le estrude le piega, le rivoluziona fino ad arrivare alla configurazione dell' Edificio.
Su questo punto in particolare voglio soffermarmi, l’edificio stesso e il suo contesto naturale poiché da qui parte l’idea alla base.
Il Bang! sta nel trattamento delle superfici dei fabbricati da progettare attraverso elementi artificiali messi in simbiosi con l' "habitat" caratterizzante l'area prevalentemente costituito dalla roccia e la parete tufacea che insiste su di essa, ed essendo inserita in un contesto naturalistico, prescinderà da questo.
L’edificio per antonomasia verrà quindi stravolto e come inglobato nell’ambiente prendendo forma e funzione di questa parte naturale predominante. Questo è il mio bang!
L’architettura e il design verranno perciò usati e pensati per costruire luoghi capaci di richiamare l’atmosfera e le difficoltà delle montagne e delle rocce, direttamente legati alla Driving force del progetto: l’arrampicata. Le necessità di modellazione dello spazio richieste dallo sport, influenzeranno le forme architettoniche. Il complesso architettonico avrà quindi una seconda pelle che potrà essere caratterizzata nella sua essenza per creare un gioco di riflessioni con la montagna circostante che si illuminerà e scomparirà contemporaneamente.
L’aggregato di edifici sarà come uno skyline pensato come una complessa macchina teatrale che, attraverso il trattamento dei materiale delle chiusure verticali dell’edificio, creerà una struttura scenica che include e si apre allo spazio esterno. L’idea della roccia sarà quindi elemento chiave e darà vita ad una facciata incisa e scolpita
In questo modo l’architettura diventa partecipativa al programma e questo connubio accresce la sinergia delle scelte e la futura vivibilità del progetto, nell’ottica di divenire una struttura pubblico/privata a disposizione delle persone del quartiere e perché no dell’intera città.
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